Gruppo scultoreo raffigurante la Vergine seduta che sostiene il Bambino benedicente sul ginocchio sinistro. Nella mano destra tra pollice ed indice stringe un grano; il Bambino ha un pomo nella mano sinistra. Indossano entrambi vesti dorate. La scultura traduce in un linguaggio provinciale, non privo di finezza, i caratteri della statuaria gotica, come emerge dalla tipologia facciale mentre la qualità del panneggio, dalle ampie pieghe, induce ad una datazione riferibile alla prima metà del XV secolo. La Vergine di S. Maria delle Grazie rappresenta sicuramente uno degli esemplari più pregevoli di quel gruppo di Madonne molisane eseguite da artisti locali in contatto con l'area abruzzese e datate alla seconda metà del XIV secolo. La doratura degli abiti risale al Settecento, gli occhi sono in pasta vitrea e la corona è stata resecata per permettere l'inserimento di corone metalliche. Presenta strette affinità con la Vergine di S. Marco ad Agnone.