CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA IN CIELO
La chiesa è divisa in tre navate da pilastri cui si addossano lesene che sorreggono una trabeazione aggettante. La navata centrale con copertura piana termina con un'abside poco profonda è in muratura in pietra intonacata e tetto a due falde. Dal sagrato per raggiungere l'ingresso della chiesa bisogna salire una rampa di nove scalini più uno dal pianerottolo della rampa al piano del pavimento della costruzione, corrispondenti ad un dislivello di 180 cm. L'ingresso pubblico è praticato con doppio ordine di scale. I parapetti delle due rampe sono in muratura, completati da un corrimano in pietra che alla base della rampa stessa poggia su un pilastrino, che una volta fungeva da acquasantiera. Difficile poter stabilire con certezza l'epoca di costruzione della chiesa, certo è che esisteva dalla metà del XVI secolo, poiché nel 1547 il vescovo di Bojano Franco Valentino, divenne arciprete di Campochiaro dopo aver rinunciato alla carica vescovile.
La chiesa era sede della Confraternita del Sacramento già prima del 1619, anno cui risale il più antico inventario della stessa. La fase settecentesca è la più significativa, testimoniata dall'impianto architettonico e dai numerosi arredi sopravvissuti ai lavori di restauro ottocenteschi e ai rifacimenti promossi dall'arciprete Sbarra dal 1906 fino al 1916. Le opere trecentesche presenti nella chiesa non ne attestano l'origine medioevale, poiché potrebbero provenire da altri edifici.